Simplicity - Comprendere la Complessità, Ridurre la Complicazione, Progettare la Semplicità per Essere Veloci nel Business

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Description

Lo scopo del seminario è illustrare come le organizzazioni possono ridurre le complicazioni (inutili e costose) per diventare fluide e reattive ai cambiamenti attraverso il potente paradigma della semplicità.

Advantages

Il seminario permette di comprendere le dinamiche e i fattori che caratterizzano gli attuali scenari ad alta complessità, i vincoli, i rischi e le opportunità per le imprese, le leve concettuali ed operative a disposizione del management per ridurre le complicazioni interne, per esercitare la forza della semplicità dove ha senso, liberando risorse e velocizzando il business.

What you will learn

Attraverso i concetti e i paradigmi della semplicità ti troverai ad osservare la tua organizzazione da una diversa angolazione per poi già disporre delle leve d’intervento organizzativo orientate alla liberazione di risorse strategiche, alla valorizzazione degli asset (umani e tecnologici), alla generazione di nuovo valore per i clienti: prodotti e servizi semplici!

How you use it

Il seminario è articolato in 9 moduli. Ti suggerisco idealmente di seguire la sequenza proposta, ma puoi anche seguire il percorso che più ti intriga senza compromettere l’apprendimento in quanto i vari moduli sono comunque attraversati da un unico “fiume carsico” che collega tra loro i concetti e i temi proposti.

I moduli del seminario (descrizione e apprendimento)

Economia di velocità: per capire le dinamiche dei mercati e come si pongono in relazione le organizzazioni, tra rischi e opportunità.

4 salti nella complessità: così come la dinamica di una cascata d’acqua non la si comprende osservandone la singola molecola, così la complessità del mondo che ci è dato vivere e delle organizzazioni vanno comprese nei loro comportamenti d’insieme, quindi capirne le forze e le dinamiche che interagiscono ci aiuta a non agire sui dettagli ma ad agire dove ha senso per generare semplicità.

Tecnologie: vi illustrerò in breve l’evoluzione delle tecnologie (dalle macchine a vapore al IoT) le differenze e i salti quantici generati su ogni evoluzione per capire a cosa servono e come possono aiutarci nella riduzione della complicazione residua. Ricordo che le tecnologie hanno rispetto l’uomo più memoria e più velocità operativa.

Informazione: Proviamo a chiederci: “cosa è l’informazione?”. Molto probabilmente riceveremo diverse e imprecise definizioni. A queste domande daremo una risposta e una definizione, sapendo che l’informazione deve fluire tra i diversi nodi organizzativi senza trovare le barriere generate dalle complicazioni: solo così si riducono i tempi di latenza decisionale.

Menti connesse: capire perché e come condividere la conoscenza per armonizzare le diverse visioni (spesso contraddittorie) tra le varie professionalità in azienda, tra le diverse specificità, er evitare di incartarsi nella non comunicazione che genera complicazioni.

Fiducia: la fiducia genera velocità operativa, positività e responsabilità; la non fiducia nel partner e nei colleghi genera invece costi indesiderati, clima sospettoso, quindi lentezza operativa. La non fiducia crea strati di complicazione perché per tenere insieme relazioni rotte/compromesse spesso si introduce la burocrazia e il comando verticale.

Scarsità: come gestire le risorse finite, scoprendo che si può fare di più e meglio di fronte a dei vincoli, aguzza l’ingegno. Importante è non cadere nella trappola del “effetto tunnel” che ci illude di risolvere il problema urgente che abbiamo davanti gli occhi, ma che in realtà non si fa altro che accumulare complicazione nel futuro.

Semplicità: i paradigmi della semplicità per capire che liberarsi di cose, abitudini, non è una perdita, ma una liberazione di tempo e di energie, quindi di costi impropri (spesso nascosti).

Progettare la semplicità per i Clienti: per capire come progettare artefatti o servizi che della semplicità ne fanno il fattore differenziante.

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